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Le Apparizioni del Cortile Nero.

Capitolo Primo

29 Gennaio 2015 ore 9.48

Quando gettò le mutandine di pizzo lucano color carbone nel cesto della biancheria sporca, Alma sentì una corrente d'aria fredda carezzarle le cosce. Probabilmente aveva dimenticato aperta la porta della terrazza. Infatti, le tende sbattevano contro le pareti facendo oscillare le fo­glie del gelsomino invasato sopra il pianoforte. Dal giorno prima qualcosa era cambiato: ora aveva trentaquattro anni. E non le era mai passato per la mente che si potesse essere debitrici o creditrici nei confronti del mondo, ammesso che un mondo esistesse davvero da qualche parte, soprattutto nel suo malfermo sistema solare. Da un cassetto prese un paio di mutandine di pizzo valdostano color fontina, le infilò e si diresse verso la terrazza. Uscì in vestaglia, si appoggiò al parapetto. Guardò di sotto, distrattamente, in direzione dell'ampio cortile. Impiegò più di un minuto (era di indole squisi­tamente romantica) per passare da quello sguardo distratto a una espressione di oscena lussuria...

Capitolo Secondo

29 Gennaio 2015 ore 9.49

...Quando iniziò la scansione del primo secondo del secondo minuto, Alma roteò le pupille da sini­stra verso destra e poi viceversa, prima di trangugiare la saliva. Stava sudando. Appena le pupille ri­presero una posizione normale, deglutì ancora. Dio mio, non ero preparata a questo. Mise a fuoco lentamente quanto stava accadendo trenta metri più sotto, nel cortile. Adesso stava sudando anche in mezzo ai seni. Rimase così, immobile, senza decidere se continuare a guardare oppure chiudere gli occhi per sempre...

Capitolo Terzo

29 Gennaio 2015 ore 9.50

...Chiudere gli occhi per sempre non si addice al carattere di chi sceglie le proprie mutandine con tanta ricercatezza. Trenta metri più sotto, sopra l'asfalto disseminato di crepe per le piogge torrenzia­li dei giorni precedenti, un centinaio di boxeur in calzoncini bianchi e guantoni color pistacchio si stavano allenando, sudando copiosamente. Il particolare sconveniente dell'intero affresco sportivo consisteva nel fatto che tutti i boxeur, nessuno escluso, erano in stato di evidente erezione e quei calzoncini bianchi non aiutavano affatto a ridimensionare l'evento. Anzi. Lusingata dallo spetta­colo, si chiese come potesse aiutarli da lassù, poverini, in quell'allenamento tanto appassionato. Rientrò in casa, a cercare un'idea...

Capitolo Quarto

29 Gennaio 2015 ore 9.51

...Alma cercò nel cassetto quelle mutandine in pizzo catalano color corrida che aveva tenuto da par­te solo per occasioni speciali e le indossò con un semplice e preciso colpo d'anca. Le altre, le gettò dalla finestra. Da sotto, salì un boato. Forse, sono stata troppo sfacciata. Si affacciò per constatare la temperatura giù in cortile. Altissima. Centinaia di occhi fissavano la sua finestra come se fossero in prossimità di un miracolo. Magari si aspettano che getti giù un altro indumento... E si guardò in­torno, indecisa su cosa sacrificare di poco prezzo ma che risultasse all'altezza di quella grandiosa aspettativa. Trovò una fotografia che la ritraeva in topless su una spiaggia della Costa Azzurra, una decina di anni prima. La tolse dalla cornice e la gettò di sotto, aspettando deliziata la reazione. Non successe nulla... 

Capitolo Quinto

...Sorpresa, Alma si affacciò. Il cortile era deserto. La sua fotografia in topless giaceva abbandonata su una siepe. Centinaia di calzoncini bianchi svolazzavano abbandonati sull'asfalto sconnesso, ma dei boxeur nessuna traccia. Dove erano nascosti? Soprattutto, cosa stavano facendo senza quei cal­zoncini? Meglio ancora: con chi? Fu quasi tentata di scendere, quando vide un bimbo di circa sette anni percorrere il cortile, raccogliendo uno per volta quei calzoncini. La sua figurina le era vagamente familiare. Il bimbo raccolse anche la fotografia ed entrò nel porto­ne del suo condominio. Automaticamente, Alma si diresse verso l'ingresso, pronta ad aprire. Era sua figlio. Tornava dalla scuola. Mamma, perchè hai gettato tutte le mutande di papà in cortile? Perchè quando non c'è lo desidero forsennatamente, quando c'è lo odio. Ma questo pensiero se lo tenne per sé. E' stato un colpo di vento.

 

(fine)

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