Chi Siamo.
I corsi sono condotti da Emilio Locurcio, Stella Sorcinelli, Olivia Buttafarro, Isabella Locurcio e Giorgio Bertolusso.
Poi c’è Luca Giacomini che si occupa del mondo web e Chiara Feliciotti che cura l’organizzazione e la comunicazione. Una specie di famiglia, che lavora in un tempo parallelo. Completamente sfasato rispetto alle esigenze e alle turbolenze dell’epoca che stiamo attraversando. Forse, è un sintomo di buona salute. Ma non è detto.
Che cos’è.
Una scuola, dove si tengono corsi di teatro e scrittura. Un centro di produzioni artistiche e culturali, dove si allestiscono spettacoli e concerti, nonché serate di letteratura con improvvisazioni teatrali. Una etichetta discografica, dove si producono CD musicali. Un luogo semplice, informale, accogliente. Una realtà parallela, dove incontri chi non ti aspetteresti mai e puoi fare quello che non avresti creduto mai.
Cosa si fa.
Si insegna. Si apprende. Si progetta. Si costruisce. Si propone. Si distribuisce. E si ricomincia daccapo. Tutto questo, insieme. Ogni anno. E, ogni volta, cambiano i percorsi, le idee, le persone, i punti di riferimento. E’ un luogo in perenne movimento, dove anche tu, finalmente, la smetti di stare fermo.
Perché.
Perché è il modo migliore per rendere fruttuoso il proprio tempo libero.
Perché è bello fare insieme qualcosa che prima non c’era.
Perché il tempo scorre e tutti abbiamo bisogno di lasciare impronte da qualche parte.
Perché tutto questo si avvicina a qualcosa di molto simile alla felicità.
Quando.
La sera, dalle ore 18 alle ore 20 oppure dalle ore 20 alle ore 23. Una volta alla settimana.
Da inizio ottobre a fine giugno.
Ma in agosto ci sono anche i seminari residenziali.
La cultura fa bene, l’arte ancora meglio, ma anche l’aria pura e il buon cibo hanno la loro importanza.
Quanto costa.
Il corso base di teatro costa 75 euro al mese. Poi, da questa cifra si sale o si scende a seconda delle ore di attività.
Dove.
A Torino. In corso Moncalieri, 190. E’ un grande appartamento luminoso, al primo piano di una vecchia palazzina,
a pochi metri dalle sponde del fiume Po. Si sta bene. L’arredamento è ridotto all’essenziale.
Ma ci sono le luci e un palco. Quanto basta per fare le cose in modo serio.