La Stanza dei Desideri.
La vertigine del foglio bianco, diceva Mallarmè.
Cosa si può scrivere, dentro una Stanza che porta questo nome?
Desideri...
Quant'è difficile elencare i propri desideri, mettendoli a fuoco lentamente, per non sciuparli.
Magari bisognerebbe rispettare la verginità assoluta di questo spazio bianco, affinchè sia poi il futuro a depositarci sopra i suoi eventi che, in questo momento, sono ancora in via di accadimento...
Il futuro...
Là, dove non siamo ancora arrivati.
I progetti...
Che questa Scuola continui a essere uno spazio felice, incontaminato, resistente.
Che il teatro la smetta di essere un luogo per pochi privilegiati.
Che la scrittura diventi un dono elargito a tutti per dare testimonianza di sé.
Che ci sia sempre una vera comunità a cui rendere conto di ciò che facciamo, capace di restituirci la nostra storia con un senso compiuto.
Di continuare a desiderare. A desiderare. A desiderare...