A Night in Turin
Laboratorio trimestrale di percussioni ed esplorazioni ritmiche vocali e corporee
dal 19 Febbraio al 6 Maggio 2016 tutti i Venerdì dalle 19 alle 21
Condotto da Giorgio Bertolusso
"Come nella musica dove c'è il battere e il levare, in teatro, un attore che entra in battere quando deve entrare in levare è un povero disgraziato, non sente la musica, il ritmo profondo del testo."
(Dario Fo)
A chi è rivolto il laboratorio
Agli attori, a chi frequenta un corso di Teatro alla Maigret & Magritte o in altre scuole, a chi è incuriosito da una attività che coinvolge corpo e voce.
Materiali
-2 bacchette di legno 5A (con punta di legno o di nylon) per batteria;
-uno strumento a percussione, meglio se costruito da voi o recuperato da casa vostra. Dalle pentole ai fustini di detersivo, scatole di fiammiferi e coperchi. Cercate qualcosa il cui suono vi piace, magari un oggetto che riesca a produrre più suoni a seconda di come viene percosso;
-un metronomo, anche quello del cellulare (per esercitarsi a casa);
-un quaderno (con o senza pentagramma).
INFO
Quando: A partire dal 19 febbraio 2016, il venerdì dalle 19 alle 21.
Dove: A Torino, presso l’associazione Maigret&Magritte in corso Moncalieri 190.
Partecipanti: il laboratorio è rivolto a un minimo di 5 e un massimo di 8 persone per gruppo (possibilità di creare più gruppi ed eventualmente aumentare il numero degli incontri da 12 a 16 o 20).
Costi: 60 € al mese per gli allievi iscritti ai corsi della scuola Maigret & Magritte; 70 € al mese per i possessori della tessera associativa dell' APS Maigret & Magritte; 80 € al mese per gli esterni.
Per informazioni e iscrizioni: scuola@maigret-e-magritte.it indicando nome, cognome e numero di telefono.
APPROFONDIMENTI
Background
Il Laboratorio nasce dal desiderio di sperimentare con il ritmo. Sperimentare in gruppo. Tutto quello che facciamo ha un ritmo: camminiamo con un certo ritmo, parliamo con un certo ritmo, respiriamo con un certo ritmo e mangiamo con un certo ritmo. Si può prendere coscienza di questi ritmi e imparare a riconoscerli. Una volta riconosciuti si possono decontestualizzare e destrutturare, scriverli su un pentagramma o più semplicemente decidere di modificarli. Ci si può giocare con quei ritmi: una persona di colpo inizia a masticare a velocità doppia, un gruppo di persone rallenta di colpo il proprio passo eccetto uno, tre donne respirano affannosamente per tre volte e poi stanno in silenzio. Sono tutte immagini visivamente potenti. Ma sono anche musicali. O meglio la loro potenza deriva anche dalla loro musicalità.
Obiettivo
La formazione di un piccolo ensemble di percussionisti atipici che imparano a riconoscere e a lavorare su alcuni ritmi che ascoltano o che hanno in testa, li condividono, ascoltano quelli degli altri e insieme a loro creano una partitura imparando a metterli insieme e a esplorare le possibili variazioni. Il Laboratorio fornirà gli strumenti tecnici per rendere “suonabili” quei ritmi, per accordarli insieme a quelli degli altri e prestare un orecchio esterno per aiutare a lavorare sulla dinamica delle composizioni.
Per ritmi si intende qualsiasi scansione ritmica, quella ascoltata in una canzone, quella suonata su strumenti, quella fatta con la propria voce cantando, quella creata leggendo ad alta voce un testo o quella che si ottiene percuotendo il proprio corpo (o percuotendo altro CON il proprio corpo).
Metodi
Il lavoro sarà prettamente di gruppo, fondamentale sarà perciò l’ascolto degli altri e, trattandosi di percussioni, la sincronia con gli altri. In questo tipo di lavoro non è fondamentale andare a tempo in modo maniacale: ma è importante andare insieme. Se si sbaglia, meglio sbagliare insieme
Certo ci sarà un metronomo, ma impareremo a fare amicizia con lui. E’ un aiuto, uno della compagnia non un nemico.
I primi incontri li useremo per familiarizzare con il tempo (velocità, precisione, senso del tempo, ascolto del metronomo), alcune figure ritmiche (quartine, terzine, paradiddles) e piccoli rudimenti tecnici (lavoro dei polsi, impugnatura delle bacchette, riscaldamento vocale, ecc).
Per la seconda parte del laboratorio ci concentreremo invece sulle suggestioni che il pezzo “A night in Tunisia” di Dizzy Gillespie ci racconta. Suggestioni musicali, di testo e anche corporee. Questa sarà la vera parte creativa dove i partecipanti contribuiranno con i loro contenuti musicali e non.
La scelta di lavorare su un tema musicale ben preciso aiuta a semplificare il lavoro di costruzione di una partitura, ci aiuta un po’ a tenerci in carreggiata.
Il pezzo lo potete sentire qua: https://www.youtube.com/watch?v=BQYXn1DP38s ma ne esistono molte versioni cantate e non.
Giorgio Bertolusso
si forma a teatro con Emilio Locurcio alla scuola Maigret & Magritte e in vari laboratori con Doriana Crema, Emma Dante, Giovanna Mori, Alessandra Rossi Ghiglione e altri. Studia 5 anni batteria e percussioni con Giorgio Gandino presso il percstudio e canto con Rossella Cangini per due anni.
Nel 2013 incide insieme Stella Sorcinelli con la formazione dal nome "Giorgio Pemberton & Stella Duchamp" l'album
"Cuqù - Piccoli accumuli di felicità durature" presso gli studi Play! di Bricherasio.